Un portale a cura di Marco Ilardi

Madonna della Neve a Ponticelli: storia, miracoli e tradizione popolare

Facciata basilica cattolica con campanile giallo
Di cosa parla questo articolo
La Madonna della Neve è una delle figure mariane più amate a Napoli, venerata in particolare nel quartiere di Ponticelli, dove sorge il santuario a lei dedicato. Il culto nasce dal miracolo della nevicata del 5 agosto 352 a Roma e si è radicato profondamente nella comunità locale. Il santuario, con la sua architettura neoclassica a tre navate e le cappelle barocche con altari in marmi policromi, rappresenta un punto di riferimento spirituale e identitario. Ogni anno, ad agosto, la festa della Madonna della Neve anima il quartiere con la processione del maestoso Carro votivo, i carri in miniatura, l’incendio del campanile e la nevicata artificiale, riti che uniscono fede, spettacolo e tradizione popolare.
Facebook
Twitter

La Madonna della Neve è una delle figure mariane più amate dai napoletani, venerata in particolare a Ponticelli, quartiere orientale di Napoli. Qui in Piazza Vincenzo Aprea nei pressi del corso Ponticelli sorge l’omonimo santuario della Madonna della Neve, cuore spirituale della comunità e centro di una festa suggestiva che ogni anno ad agosto attira fedeli e curiosi, grazie anche al celebre rito dell’incendio del campanile.

Tra fede, storia e  miei personali ricordi familiari, la Madonna della Neve resta un simbolo indelebile della tradizione partenopea.

Perché si chiama Madonna della Neve: origine del culto

Il titolo “Madonna della Neve” deriva da un miracolo avvenuto a Roma nel IV secolo: nella notte del 5 agosto 352, sul colle Esquilino cadde una nevicata inspiegabile, nel pieno dell’estate. La Vergine aveva chiesto in sogno a Papa Liberio e al patrizio Giovanni di costruire una chiesa proprio nel luogo innevato: sorse così la Basilica di Santa Maria Maggiore.

statua della madonna della neve

Da quell’episodio, il culto della Madonna della Neve si diffuse in tutta Italia e arrivò anche a Napoli.

Il Santuario della Madonna della Neve a Ponticelli

Il santuario di Ponticelli è il principale centro di devozione mariana del quartiere. Le sue origini risalgono a una piccola chiesa rurale che nei secoli si è trasformata in un santuario imponente, diventando punto di riferimento spirituale e culturale per gli abitanti della zona orientale di Napoli. Oggi il santuario non è solo luogo di preghiera, ma anche simbolo identitario per i fedeli che vi si ritrovano quotidianamente.

Il Santuario della Madonna della Neve di Ponticelli è un luogo di culto che custodisce secoli di storia e un’architettura capace di raccontare le trasformazioni del quartiere e della sua comunità. L’interno si sviluppa su tre navate, divise da possenti pilastri che aprono cinque varchi per lato: il primo, più stretto e architravato, introduce alle navate laterali, mentre gli altri, con archi a tutto sesto di circa tre metri, garantiscono un ritmo solenne allo spazio. La navata centrale, lunga oltre ventidue metri e larga più di nove, si distingue per equilibrio e imponenza, con un impianto che trasmette l’armonia dello stile neoclassico.

I pilastri sono decorati da lesene con capitelli in stucco e basi in marmo bianco, che conferiscono verticalità e luce all’ambiente. Sopra gli archi corre una trabeazione a stucco che sostiene la volta a botte, impreziosita da eleganti rosoni, realizzati durante i lavori di restauro ottocenteschi, quando lo stato precario della chiesa rese necessario un ampio intervento di consolidamento. Le cappelle laterali, invece, mantengono il gusto settecentesco: piccoli scrigni barocchi con altari in marmi policromi, testimonianza dell’abilità delle maestranze napoletane e della devozione della comunità.

All’esterno, la chiesa si presenta con una facciata sobria ed equilibrata, tipica delle architetture sacre neoclassiche: il portale principale, incorniciato in pietra, accoglie i fedeli con un’impostazione semplice ma solenne, mentre il timpano superiore richiama la compostezza delle linee interne. Accanto si innalza il campanile, uno degli elementi più riconoscibili del santuario, protagonista ogni anno del suggestivo “incendio” pirotecnico durante la festa di agosto, che lo rende simbolo visivo della devozione ponticellese.

La chiesa domina la piazza antistante, cuore del quartiere e punto di aggregazione sociale, dove nei giorni della festa si concentrano processioni, luminarie e tradizioni popolari. Questa connessione diretta tra spazio urbano e architettura sacra rende il Santuario della Madonna della Neve non solo un monumento religioso, ma un autentico fulcro identitario per Ponticelli.

La festa della Madonna della Neve a Ponticelli ad agosto

La festa della Madonna della Neve a Ponticelli, che si celebra ogni anno ad agosto, è una delle ricorrenze mariane più sentite di Napoli e unisce fede, folklore e identità popolare. Il momento centrale è la processione del maestoso Carro votivo, una struttura lignea imponente che raggiunge oltre 16 metri di altezza e che, trasportata a spalla dai devoti, diventa il simbolo più potente della devozione collettiva.

Accanto a questo rito antico si affianca la tradizione dei carri in miniatura, i cosiddetti carricielli, vere e proprie riproduzioni creative del carro principale realizzate da giovani e appassionati del quartiere, che mantengono viva la memoria e tramandano l’arte della costruzione.

A rendere la festa ancora più spettacolare ci sono il suggestivo incendio al campanile, che illumina la notte con giochi pirotecnici, e la nevicata artificiale, che rievoca il miracolo originario del culto e regala un’emozione unica ai fedeli.

Tutti questi elementi, uniti a processioni, messe solenni e momenti di socialità, fanno della festa della Madonna della Neve non solo un evento religioso, ma un vero rito collettivo che ogni anno rinnova il legame profondo tra Ponticelli e la sua patrona.

Il miracolo della Madonna della Neve e le grazie a Napoli

Il culto della Madonna della Neve non è legato soltanto al prodigio romano: anche a Napoli e a Ponticelli la devozione popolare si è consolidata nei secoli grazie alle numerose grazie e protezioni attribuite alla Vergine.

Durante epidemie, carestie e momenti di crisi, gli abitanti hanno invocato la Madonna come madre protettrice, riconoscendole miracoli e intercessioni che hanno rafforzato la fede della comunità.

I parroci che hanno segnato la storia del Santuario

Don Giovanni Battista Tammaro

Parroco nella seconda metà del Settecento, documentò i grandi lavori di rinnovamento del santuario in una relazione ufficiale del 1759. La sua guida coincide con una fase di consolidamento architettonico e pastorale importante per la comunità.

Don Pietro Ammendola

Attivo nel XIX secolo, nel 1869 promosse il restauro della chiesa, affidato all’ingegnere Filippo Botta. Grazie a questo intervento vennero rinnovate la facciata, il campanile e il trono della Madonna, restituendo al santuario splendore e solidità.

Don Ferdinando Grieco

Parroco tra il 1899 e il 1915, guidò i lavori che culminarono con la solenne consacrazione del santuario il 30 settembre 1902. La sua figura resta centrale per l’impegno nella valorizzazione liturgica e spirituale del culto mariano.

Don Giovanni Piantadosi

Negli anni Trenta del Novecento donò la grande campana del 1930 e inaugurò l’organo nel 1932. Sotto il suo ministero il santuario rafforzò il ruolo di fulcro della vita religiosa di Ponticelli.

Don Agostino Cozzolino

Parroco dal 30 settembre 1960 al 1988, è oggi ricordato come figura carismatica e amatissima. Guida spirituale per generazioni, ha lasciato un segno profondo nella comunità ed è stato dichiarato Venerabile nel 2025.

Ho avuto l’onore di essere stato battezzato da lui una cosa che porterò sempre nel mio cuore.

Padre Cozzolino benedice fedeli durante cerimonia religiosa
Padre Agostino Cozzolino

Sac. Attilio Pirio

Dopo la morte di don Cozzolino, assunse il ruolo di amministratore parrocchiale. A lui si deve l’adeguamento liturgico dell’area presbiteriale e il riconoscimento della chiesa come Basilica Minore nel 1989.

Don Ciro Cocozza

Anche lui di Ponticelli carissimo amico di Padre Cozzolino fu l’artefice del suo processo di beatificazione. A lui padre Agostino durante la malattia donò il suo diario personale perché ne facesse buon uso.

Don Ciro Petrone

Nativo di Ponticelli, è’ stato parroco del santuario della Madonna della Neve dal 9 Gennaio 1998 al 18 gennaio 1999

Don Marco Liardo

Parroco attuale, continua a custodire il santuario come centro vivo di fede, memoria e tradizione popolare, mantenendo forte il legame con i fedeli e con le celebrazioni storiche del quartiere.

Ricordi di famiglia e devozione popolare

La Madonna della Neve a Ponticelli non è solo storia e liturgia, ma anche memoria viva nelle famiglie. La devozione di mia nonna Lucia, che abitava sopra la cartoleria Guerretta a pochi passi dalla chiesa e che ogni giorno partecipava alla messa nel santuario, rappresenta l’esempio di una fede quotidiana e semplice.

Per me, l’infanzia è legata a queste tradizioni: come le domeniche quando da bambino andavo a prendere mia nonna con mio padre Ugo Ilardi un medico molto stimato e conosciuto a Ponticelli, nel santuario trovandola sempre nello stesso banchetto dove ha ascoltato la messa per oltre trent’anni.

Orari delle Sante Messe alla Madonna della Neve

Per informazioni ulteriori come a che ora c’è la messa al Santuario della Madonna della Neve potete consultare il sito ufficiale del Santuario di Maria Santissima della Neve.

Ecco alcuni riferimenti importanti:


 

Basilica Santuario Maria SS. della Neve
Piazza Vincenzo Aprea, 2 – 80147 – NA
Tel/Fax +39 081 5962268
Parroco della Basilica: Sac. Marco Liardo parroco@santamariadellaneve.it
Pagina Facebook ufficiale: https://www.facebook.com/santamariadellaneve/

© RIPRODUZIONE VIETATA

È vietato che l’ articolo, se non in sua parte (non superiore al decimo), sia copiato in altro sito.
Per la citazione o riproduzione degli articoli e dei documenti pubblicati in questo sito, anche in caso di pubblicazione di un estratto parziale, è sempre obbligatoria l’indicazione della fonte e/o l’inserimento di un link diretto alla pagina di riferimento.

Altri articoli che potrebbero interessarti