Il Real Albergo dei poveri di piazza Carlo III ,fu voluto dal re di Napoli Carlo III di Borbone come simbolo della pietà illuminata della casata.
Con i suoi 100mila metri quadri e gli oltre 350n metri di lunghezza della facciata , i 9 chilometri di sviluppo lineare dei corridori ,430 stanze distribuiti su 4 livelli e all’incirca 8 metri di altezza della sala piu’ grande , il Real Albergo dei poveri resta uno degli edifici piu’ grandi di Europa.
L’edificio rappresenta -la piu’ monumentale struttura di barocco Napoletano e per le sue dimensioni fu una delle maggiori fabbriche del 1700 a causa anche alla politica riformista dei Borboni.
Il re Carlo di Borbone volle cosi dimostrare e promuovere la grandiosità del Regno di Napoli , e nel contempo a risolvere dei gravi problemi della città. Infatti esso avrebbe dovuto accogliere l’enorme massa di persone in stato di indigenza , per recuperarle , offrendo loro istruzione , una possibilità di riscatto e di inserimento sociale.
Moltissime furono le attività nate intorno all’edificio , e numerose diventarono famose per la produzione di eccellenza e qualità , come quella delle ricamatrici o come la scuola di musica che fornì per anni eccellenti musicisti.
Attualmente i lavori di restauro mirano al recupero delle parti danneggiate con materiali e ecologici e nuove tecnologie, come ad esempio la ricostruzione della copertura con pannelli solari ,tutto questo integrandolo co i materiali originali del Real edificio come il tufo.
La grandiosità delle proporzioni mette gli addetti ai lavori ,e i visitatori un senso di sgomento.
Circa 16milioni di euro sono stati stanziati negli anni passati per la ricostruzione dal Ministero dei Beni Culturali e le attività culturali con i fondi del Gioco dell’Otto dall’otto per mille e dal comune citta di Napoli e in ultimo con un progetto di Sviluppo Italia con fondi della C.E.