O schiattamuorto è un personaggio molto diffuso nella cultura napoletana, un personaggio rispettato ma anche da tenere alla larga perchè ritenuto scaramanticamente portatrice di morte e di sfortuna.
Da non confondere col termine italiano beccamorto o becchino, che veniva chiamato così perché per capire se era ancora viva una persona veniva chiamato per mordere l’alluce del presunto cadavere.
Corrisponderebbe alle cosiddette pompe funebri, le persone che vengono a casa quando una persona muore per riporlo nella bara e portarlo al cimitero.
Un tempo le bare erano un bene prezioso e le morti erano molto più frequenti di adesso pertanto c’era l’usanza in un unica bara di riporre uno o più defunti.
Era appunto questo uno dei compiti dello schiattamuorto: comprimere i defunti a tal punto da farli entrare nella stessa bara.
Altro compito dello schiattamuorto specialmente in tempi antichi come nel seicento e settecento era la colatura dei morti, ossia farli scolare, fargli perdere tutti i liquidi prima di inumarli.
Da qui anche l’invettiva napoletana “puozze sculà” che deriva appunto da questo termine.
In alcuni cimiteri come le catacombe di San Gaudioso o il cimitero delle fontanelle si vedono ancora questi colatoi dove gli schiattamorti operavano.
Era una figura molto amata da Totò che gli dedicò due poesie O’ schiattamuorto e l’indesiderabile che qui citiamo per far capire quanto era poco ben voluta questa figura insieme all’agente delle tasse:
Indesiderabile (Antonio De Curtis)
Non so perché se entro in una casa è comme fosse entrato ‘o schiattamuorto.
E nun mme faccio ancora persuaso pecchè sta ggente po’ mme guarda stuorto, e sotto ‘a lengua ‘e ssento ‘e rusecà.
“Ih quanto è brutto! Pozza jettà ‘o sango!”.
“Io ‘o desse nu bicchiere ‘e stricchinina!”.
“Io quanno ‘o veco, faccio ‘a faccia j’anca”.
“Se n’adda accattà tutte mmericine!”.
“Sotto a nu trammo mo che ghiesce ‘a ccà!”.
E nun capisco, po’ pecchè sta ggente si mostra si villana e senza classe, che tengo ‘a rogna, neh?
I’ so ll’agente, ll’agente incaricato delle tasse.
‘0 contribuente mm’adda rispettà!
Muorti e stramuorti la serie sugli schiattamuorti
E ‘talmente importante la figura dello schiattamuorto a Napoli che una nota famiglia di pompe funebri napoletana di San Giovanni a Teduccio, la famiglia Dell’Anno, ha realizzato una docuserie in cui racconta il loro lavoro quotidiano appunto tra muorti e stramuorti.
In muorti e stramuorti Vengono raccontate le storie di diversi funerali, esempio nel primo episodio il funerale di un commerciante di fuochi d’artificio del mercato, nella seconda quello di un funerale a Casoria.
Non ci tengo proprio a vederla sinceramente.
Per chi fosse interessato la serie sugli schiattamorti è visibile su Amazon Prime ecco il link