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Un portale a cura di Marco Ilardi

O schiattamuorto

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O schiattamuorto è un personaggio molto diffuso nella cultura napoletana, un personaggio rispettato ma anche da tenere alla larga perchè ritenuto scaramanticamente portatrice di morte e di sfortuna.

Da non confondere col termine italiano beccamorto o becchino, che veniva chiamato così perché per capire se era ancora viva una persona veniva chiamato per mordere l’alluce del presunto cadavere.

Corrisponderebbe alle cosiddette pompe funebri, le persone che vengono a casa quando una persona muore per riporlo nella bara e portarlo al cimitero.

Un tempo le bare erano un bene prezioso e le morti erano molto più frequenti di adesso pertanto c’era l’usanza in un unica bara di riporre uno o più defunti.

Era appunto questo uno dei compiti dello schiattamuorto: comprimere i defunti a tal punto da farli entrare nella stessa bara.

Altro compito dello schiattamuorto specialmente in tempi antichi come nel seicento e settecento era la colatura dei morti, ossia farli scolare, fargli perdere tutti i liquidi prima di inumarli.

Da qui anche l’invettiva napoletana “puozze sculà” che deriva appunto da questo termine.

In alcuni cimiteri come le catacombe di San Gaudioso o il cimitero delle fontanelle si vedono ancora questi colatoi dove gli schiattamorti operavano.

Era una figura molto amata da Totò che gli dedicò due poesie O’ schiattamuorto e l’indesiderabile che qui citiamo per far capire quanto era poco ben voluta questa figura insieme all’agente delle tasse:

Indesiderabile (Antonio De Curtis)

Non so perché se entro in una casa è comme fosse entrato ‘o schiattamuorto.

E nun mme faccio ancora persuaso pecchè sta ggente po’ mme guarda stuorto, e sotto ‘a lengua ‘e ssento ‘e rusecà.

“Ih quanto è brutto! Pozza jettà ‘o sango!”.

“Io ‘o desse nu bicchiere ‘e stricchinina!”.

“Io quanno ‘o veco, faccio ‘a faccia j’anca”.

“Se n’adda accattà tutte mmericine!”.

“Sotto a nu trammo mo che ghiesce ‘a ccà!”.

E nun capisco, po’ pecchè sta ggente si mostra si villana e senza classe, che tengo ‘a rogna, neh?

I’ so ll’agente, ll’agente incaricato delle tasse.

‘0 contribuente mm’adda rispettà!

Muorti e stramuorti la serie sugli schiattamuorti

E ‘talmente importante la figura dello schiattamuorto a Napoli che una nota famiglia di pompe funebri napoletana di San Giovanni a Teduccio, la famiglia Dell’Anno, ha realizzato una docuserie in cui racconta il loro lavoro quotidiano appunto tra muorti e stramuorti.

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In muorti e stramuorti Vengono raccontate le storie di diversi funerali, esempio nel primo episodio il funerale di un commerciante di fuochi d’artificio del mercato, nella seconda quello di un funerale a Casoria.

Non ci tengo proprio a vederla sinceramente.

Per chi fosse interessato la serie sugli schiattamorti è visibile su Amazon Prime ecco il link

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