E’ di questi giorni la notizia che i detenuti del carcere di Poggioreale hanno chiesto a gran voce ai dirigenti dell’istituto di pena napoletano di poter seguire in diretta le partite del Napoli da dietro le sbarre.
Inaspettatamente questa notizia è stata accolta dal garante dei detenuti che ha contattato le piattaforme Sky e Dazn per concertare la modalità più opportuna per realizzarla, visto anche l’elevato sovraffollamento del carcere.
Le proteste di Borrelli
Immediatamente si è alzato un polverone ed un coro di proteste prima fra tutti quella del giornalista e consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli, che, indignato, ha sottolineato che quelle persone si trovano in carcere per scontare una pena e non è giusto che ci sono tanti cittadini onesti che non possono permettersi di acquistare le partite e gli assassini invece devono vederle gratis.
Il mio punto di vista: sono favorevole
Io invece la penso diversamente dall’assessore e sono d’accordo con la decisione del garante dei diritti dei detenuti, e vi spiego perchè.
Il carcere di Poggioreale non è un carcere come tutti gli altri: parliamo di un carcere sovraffollato con il più alto numero di atti violenti e di suicidi d’Italia.
Le condizioni già precarie del detenuto, che non viene tutelato negli spazi che gli competono di diritto, possono essere stemperate da un atto di umanità che contribuisce a rilassare il clima dell’intero complesso carcerario, facilitando anche il non semplice lavoro quotidiano delle guardie carcerarie.
Un gesto di solidarietà, di riavvicinamento verso queste persone che hanno sbagliato e che secondo me hanno diritto ad un’altra possibilità.
Il reinserimento dei detenuti passa anche dall’evitare atteggiamenti di rifiuto assoluto, dal metterli alla gogna.
Sentendosi rifiutati e respinti dalla società sicuramente torneranno a delinquere una volta fuori.