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Un portale a cura di Marco Ilardi

La pizza a portafoglio napoletana

Trancio di pizza a portafoglio davanti a alla pizzeria fortuna a napolo
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pizza a portafoglio ciro ed enzo coccia pizzeria fortunaLa pizza a portafoglio è una variante ridotta della classica margherita. Viene realizzata con lo stesso impasto, preparato secondo le regole della tradizione napoletana (ovvero un’idratazione medio-alta e una lievitazione che può protrarsi dalle 8 alle 24 ore), steso a mano e cotto in forno a legna ad alte temperature. Una volta sfornata, la pizza viene piegata più volte fino a ottenere una sorta di “rettangolo” compatto, facilmente trasportabile e pronto da mangiare mentre si passeggia.

La nomenclatura deriva proprio da questa forma finale: richiama il portafoglio, oggetto tascabile per eccellenza. In questo modo si ha a disposizione un pasto veloce, economico ma di assoluta qualità, che conserva intatto il sapore autentico degli ingredienti cardine della cucina napoletana: pomodoro, mozzarella fior di latte e un filo di olio extravergine d’oliva.

Un Pezzo di Storia e di Cultura enogastronomica napoletana

Oltre a essere un’ottima idea per un pranzo “on the go”, la pizza a portafoglio ha solide radici nella storia popolare di Napoli. Già in passato, fin dal 1738 i pizzaioli ambulanti la preparavano e la vendevano in strada, offrendo una soluzione rapida e soprattutto economica per chi era di fretta e non poteva sedersi al tavolo di una pizzeria.

Nel periodo di guerra e dopoguerra molti napoletani si sono nutriti quando potevano con questo economico ma sostanzioso alimento.

Quest’abitudine fa parte del DNA gastronomico partenopeo, da sempre votato a soddisfare il palato con piatti genuini e semplici da gustare ovunque.

La pizza a portafoglio è la prova tangibile di come l’innovazione, unita al rispetto della tradizione, possa dare vita a un cibo di culto: un fast food napoletano ante litteram, molto prima che il termine si diffondesse a livello globale.

Come si mangia la pizza a portafoglio?

  • Prendi la pizza dal cartoccio
    Di solito, la pizza a portafoglio viene servita avvolta in un foglio di carta alimentare o in un cartoccio di carta oleata per evitare che il calore e l’olio sporchino le mani.

  • Tieni la pizza con entrambe le mani
    Poiché è piegata in quattro, è più compatta e facile da maneggiare. Puoi tenerla con due mani per maggiore stabilità o con una sola se vuoi mangiarla mentre cammini.

  • Mordi dai bordi verso il centro
    Il miglior modo per gustarla è iniziare dai lati e procedere gradualmente verso il cuore della pizza, dove il condimento è più abbondante.

  • Attenzione alla mozzarella e al pomodoro
    Se la pizza è molto calda, fai attenzione perché la mozzarella e il pomodoro potrebbero colare. Mangiare lentamente aiuta a evitare macchie e scottature.

  • Non aprirla!
    La pizza a portafoglio è fatta apposta per essere mangiata piegata. Aprirla comprometterebbe la sua praticità e potrebbe rendere difficile gestire il condimento.

  • Gustala calda e in pochi minuti
    Essendo sottile e con pochi condimenti, la pizza a portafoglio va consumata subito, prima che diventi troppo fredda o molliccia.

La mia storia personale con la migliore pizza a portafoglio di Napoli

Folla davanti a pizzeria Fortuna, Napoli.

Nei primi anni Novanta, quando ero studente universitario al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Napoli Federico II, avevo un vero e proprio rito mattutino.

Salivo sulla Vesuviana a San Giorgio a Cremano e scendevo a Piazza Garibaldi. Prima di dirigermi verso Largo San Marcellino, dove si trovava la mia facoltà, facevo una sosta alla Pizzeria Fortuna alla Duchesca che si trova proprio alle spalle della statua di Garibaldi.

Qui alla Pizzeria Fortuna, la pizza a portafoglio era (e lo è ancora oggi) un concentrato di bontà: veniva servita bollente, quasi ustionante, e il pizzaiolo la ripiegava con gesti rapidi e precisi, in modo che la mozzarella filante rimanesse “chiusa” all’interno.

Ricordo ancora quella vetrinetta esterna alla pizzeria piena di prelibatezze, il profumo e quella particolare sensazione di calore tra le mani e sulla lingua: una delizia che mi accompagnava lungo il Rettifilo, rendendo più piacevole il tragitto verso le lezioni del mattino.

A distanza di anni, ogni volta che torno in zona, non resisto alla tentazione di ripetere quel piccolo rituale. Adesso la pizzeria è gestita dal figlio di Fortuna, Ciro Coccia, che ha anche una pizzeria a Pozzuoli chiamata la Dea Bendata e siamo grandi amici.

L’Episodio del 2015: La Risposta Napoletana a un Famoso Spot

Un momento significativo che ha riportato la pizza a portafoglio alla ribalta nazionale è avvenuto nel 2015, quando si è diffuso sui social un filmato firmato da Le avventure culinarie di Puok e Med, ideato dal food blogger Egidio Cerrone.

Il video mostrava in modo chiaro la versione napoletana di un pranzo veloce: invece di hamburger e patatine, una pizza a portafoglio fumante, pronta per essere gustata mentre si cammina.

La clip fungeva da contraltare a una pubblicità di McDonald’s in cui un bambino, seduto in pizzeria, dichiarava di preferire un Happy Meal piuttosto che la classica pizza. Con un pizzico d’ironia e tanto orgoglio partenopeo, il video ha fatto capire che la cultura del “mordi e fuggi” non è un’esclusiva dei fast food internazionali: Napoli ne era già maestra, con una proposta gustosa e ben radicata nel territorio.

 

Perché la Pizza a Portafoglio è più di un “Fast Food”

Dietro la facilità di consumo, la pizza a portafoglio rappresenta molto più di uno spuntino in versione “pocket”. È la testimonianza della flessibilità e della creatività che da sempre caratterizzano la cucina napoletana. Questo piccolo capolavoro racchiude i valori fondanti della tradizione locale:

  1. Genuinità degli ingredienti: Pomodoro San Marzano, mozzarella fior di latte, olio extravergine d’oliva e un impasto a base di farina, acqua e lievito madre.
  2. Alto livello di artigianalità: È frutto di mani esperte che sanno perfettamente come stendere l’impasto e controllare la cottura nel forno a legna.
  3. Convivialità popolare: Puoi gustarla mentre passeggi, magari condividendola “a metà” con un amico, senza bisogno di alcun supporto al di fuori di un tovagliolo.

Conclusioni

La pizza a portafoglio è un’icona gastronomica partenopea che abbraccia storia, tradizione e spirito contemporaneo. Ancor prima che diventasse un fenomeno social o un argomento di confronto con i colossi del fast food, era già protagonista delle vie di Napoli, pronta a sfamare studenti, turisti e lavoratori con il suo inconfondibile profumo.

La sua forza sta nell’essere accessibile e immediata, senza rinunciare alla qualità del prodotto finale. Che si tratti di un gustoso ricordo legato agli anni universitari o di un semplice assaggio di passaggio nel centro storico, la pizza a portafoglio continua a stupire e conquistare.

Perché, in fondo, racchiude il segreto più autentico della cucina napoletana: la capacità di dare dignità a ogni singolo boccone, trasformando un rapido pasto in un’esperienza di sapore e cultura.

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