La storia narra di una bellissima ninfa di nome Melodia che viveva nelle acque cristalline del Golfo di Napoli, più precisamente nella zona del lungomare di Mergellina. Melodia era conosciuta per la sua voce incantevole e il suo straordinario talento nella musica. Possedeva una splendida cetra d’argento che suonava con maestria, creando melodie che incantavano chiunque le ascoltasse.
Melodia trascorreva le sue giornate seduta su una roccia vicino al lungomare di Mergellina, suonando la sua cetra e cantando canzoni che risuonavano nell’aria come note magiche. I pescatori che passavano di lì erano affascinati dalla sua bellezza e dal suo canto. Non appena la sentivano suonare, si sentivano ipnotizzati e attratti dal suo fascino irresistibile. I pescatori rimanevano incantati dalla sua voce e si avvicinavano a lei come affascinati dal suo canto magico.
Ma Melodia aveva un lato oscuro. Quando il mare era burrascoso e le onde si agitavano, la sua voce diventava ancora più potente e seducente. I pescatori, attratti dal suo canto, cadevano sotto il suo incantesimo e si lasciavano trascinare in alto mare, ignari del pericolo che li aspettava. Melodia li attirava più in profondità nelle acque oscure e tempestose, guidandoli con la sua voce ipnotica. I pescatori, ormai sotto il suo controllo, non si rendevano conto che stavano nuotando verso la loro morte.
La zona si chiamava appunto Mergellina perché uno di questi pescatori, chiamato appunto Mergellina, morì disperso in mare per colpa della ninfa.
Una volta che i pescatori raggiungevano una zona remota e pericolosa del mare, Melodia smetteva di suonare la sua cetra e il suo canto si trasformava in un riso maligno. I pescatori si rendevano finalmente conto del pericolo in cui si trovavano, ma era troppo tardi.
Le onde si ingrossavano, il vento soffiava violentemente e i pescatori venivano inghiottiti dall’acqua impetuosa. Melodia li osservava annegare senza provare alcun rimorso, soddisfatta della sua vendetta contro gli umani che osavano disturbare la sua pace nel mare di Napoli.
La storia di Melodia si diffuse rapidamente tra i pescatori della zona, ma nessuno riuscì mai a resistere al suo canto. La ninfa con la cetra continuò ad ammaliare i pescatori, attirandoli in alto mare e facendoli annegare nelle burrasche, per anni a venire. Fino a quando un giorno un vecchio pescatore, avvertito del pericolo, decise di sfidare Melodia. Armato di coraggio e resistenza, si avvicinò a Melodia mentre suonava la sua cetra, ma si coprì le orecchie per proteggersi dal suo canto. Nonostante gli sforzi di Melodia per incantarlo, il vecchio pescatore resistette e riuscì a resistere all’ipnosi di Melodia.
Con una determinazione ferma, il vecchio pescatore si avvicinò a Melodia e spezzò la sua preziosa cetra d’argento, interrompendo il suo canto.
Melodia rimase sbalordita e si infuriò. Senza la sua cetra, aveva perso il suo potere ipnotico. Il mare si calmò improvvisamente e i pescatori che erano stati trascinati da Melodia tornarono in superficie, sani e salvi. Melodia cercò di incantare il vecchio pescatore con la sua voce, ma senza la sua cetra, il suo canto era privo di potere.
Il vecchio pescatore, con un sorriso saggio, rivolse delle parole di avvertimento a Melodia. Le spiegò che il suo odio e la sua vendetta contro gli umani non le avrebbero portato mai vera felicità. La bellezza e il talento che possedeva potevano essere usati per qualcosa di positivo, invece di causare morte e distruzione.
Colpita dalle parole del vecchio pescatore, Melodia si rese conto del male che aveva fatto. Si pentì delle sue azioni e decise di cambiare. Giurò di usare il suo dono musicale per portare gioia e felicità agli abitanti del mare e agli umani, anziché causare la loro rovina.
Da quel giorno in poi, Melodia si dedicò a suonare la sua cetra e a cantare canzoni di amore, pace e gioia lungo il lungomare di Mergellina. I pescatori erano affascinati dalla sua musica, ma stavolta la sua voce aveva un potere positivo. La sua musica ispirava i marinai, li consolava nelle tempeste e li guidava in sicurezza attraverso il mare.
Melodia divenne una leggenda nella zona di Mergellina, amata e rispettata da tutti. Il suo nome divenne sinonimo di bellezza, talento e saggezza. Si dice che ancora oggi, nelle notti di burrasca, si possa sentire la sua musica risuonare lungo il lungomare di Mergellina, portando speranza e conforto a coloro che si trovano in mare aperto. E così, la storia della bellissima ninfa con la cetra che ammaliava i pescatori a Napoli ebbe una svolta positiva, grazie al potere trasformativo della redenzione e della gentilezza.