Nei vicoli dei rioni più popolari del centro storico di Napoli , ma anche nella periferia della città, non è raro incontrare i “vattienti“ detti anche “fujenti“.
Sono i devoti della Madonna dell’Arco che in occasione della Pasqua le varie congreghe e circoli escono per le vie e i stretti vicoli della città per festeggiare la Madonna ,come ringraziamento di grazie ricevute (ex voto) o solo per richiedere alla Madonna dell’Arco con questo antico rituale un grazia che migliori loro una malattia o in miglioramento delle condizioni di vita.
La Madonna si chiama dell’Arco perché il Santuario fu costruito dove c’era una antichissima edicola votiva che si trovava sotto un arco di un antico acquedotto.
I fujenti il giorno del Lunedì in Albis fanno un pellegrinaggio a piedi fino a Sant’Anastasia dove c’è il celebre santuario della Madonna dell’Arco nella giornata in cui si celebra il miracolo della vergine Maria.
Nello stesso lunedì in Albis del 1450 un giovane che era arrabbiato per aver perso a pallamaglio un antenato del calcio moderno, scagliò una pallonata verso il ritratto della Vergine che cominciò a sanguinare da una guancia.
Il fatto che l’effige della Madonna dell’Arco è piena di stelle risale ad un altro miracolo che si verificò nel 1675, un miracolo a cui assistettero anche il viceré di Napoli e il cardinale Orsini futuro Papa Benedetto XIII.