Il Murales di Maradona ai quartieri spagnoli di Mario Filardi, specialmente dopo il terzo scudetto del Napoli è diventato una delle principali mete turistiche di Napoli.
Chi è Mario Filardi?
Mario Filardi è l’artista napoletano classe 1967 nativo dei quartieri che ha creato uno dei simboli più iconici di Napoli: il murale dedicato a Diego Armando Maradona nei Quartieri Spagnoli. Nato nel cuore di Napoli, Filardi ha deciso di immortalare il Pibe de Oro nel 1990, anno del suo massimo splendore con il Napoli, come simbolo dell’amore che la città provava per il suo campione.
Filardi, come tanti altri napoletani, vedeva in Maradona non solo un grande calciatore, ma un vero e proprio portabandiera del riscatto sociale di una città intera.
Ideò il disegno tutto da solo basandosi su una piccola immagine di Maradona che portava sempre con se nel portafogli come se fosse una reliquia.
Purtroppo è scomparso in Svizzera dove lavorava a Zurigo a soli 43 anni in circostanze misteriose.
Quando è stato creato?
Il murale è stato realizzato nel 1990, subito dopo i Mondiali e la seconda vittoria dello scudetto del Napoli, segnando uno dei momenti più gloriosi della storia calcistica partenopea.
Mario dipinse sul muro il murale in tre giorni illuminato dai fari delle macchine degli amici lavorando quindi giorno e notte.
La sua creazione è stata motivata dalla profonda gratitudine e dall’affetto che i napoletani sentivano per Maradona, che non solo aveva portato la squadra al successo, ma aveva anche dato voce a una Napoli che cercava riscatto e visibilità.
Quando è stato ristrutturato e perché?
Nel 2016, l’opera ha subito una ristrutturazione importante da parte del falegname Salvatore Iodice, grazie all’iniziativa dei residenti dei Quartieri Spagnoli, supportata dal Comune di Napoli e da altre associazioni locali.
Il murale, che con il tempo aveva iniziato a deteriorarsi, venne rinnovato per preservare il suo valore simbolico e mantenere viva la memoria di Maradona.
Con la ristrutturazione, furono aggiunti anche nuovi dettagli, rendendo l’opera più vivida e contemporanea, continuando a rappresentare il legame eterno tra il campione argentino e la città.
Perché è stato creato?
Il murale è stato creato come tributo a Diego Maradona per tutto ciò che ha rappresentato per Napoli. Non solo ha portato successi calcistici mai visti prima, ma ha anche dato orgoglio e speranza a una città spesso emarginata. Per i napoletani, Maradona non era semplicemente un calciatore, ma un simbolo di riscatto e rivalsa. Quest’opera d’arte diventa quindi un omaggio a quell’eroe che ha saputo incarnare l’anima combattiva della città.
Il Museo a Cielo Aperto di Maradona
Oltre al celebre murale, negli ultimi anni è nato un vero e proprio museo a cielo aperto dedicato a Maradona, proprio sotto l’opera di Filardi. I residenti e i tifosi hanno trasformato questo angolo dei Quartieri Spagnoli in uno spazio espositivo spontaneo, con foto, cimeli, sciarpe, bandiere e oggetti che celebrano la leggenda argentina.
È un luogo che respira l’essenza di Maradona e che attira migliaia di tifosi e curiosi ogni anno, rafforzando il legame indissolubile tra Napoli e il suo campione eterno.
Molti campioni del calcio hanno reso omaggio al murale in particolare gli allenatori delle squadre che giocano contro il Napoli in Champions League.
Un aneddoto simpatico: la finestra del murale
Un aspetto particolarmente curioso e affettuosamente ironico legato al murale è rappresentato dalla finestra che si trova proprio al centro del dipinto, facente parte dell’appartamento di una famiglia che vive nel palazzo. Spesso, i turisti che si affollano davanti al murale chiedono ai residenti di chiudere quella finestra, per poter scattare una foto “senza interruzioni”.
La finestra nacque all’improvviso abusivamente suscitando la rabbia di Mario e dell’intero quartiere
Tuttavia, la finestra è diventata un simbolo altrettanto importante del murale stesso, testimoniando la vita quotidiana che si intreccia con l’opera d’arte e rendendo l’intero contesto ancora più affascinante e autentico.
Il Murale: secondo Monumento più visitato in Italia
Nel 2023, una statistica sorprendente ha rivelato che il murale di Diego Armando Maradona è stato il secondo monumento più visitato in Italia, subito dopo il Colosseo, con circa sei milioni di visitatori annuali. Questo dato testimonia non solo l’enorme popolarità di Maradona, ma anche il forte richiamo internazionale che Napoli ha acquisito grazie alla sua eredità calcistica e culturale. Il murale è diventato una tappa obbligata per chi visita la città, rafforzando ancora di più il suo status di icona mondiale.
Dove si trova di preciso e come arrivarci?
Il murale si trova in Via Emanuele De Deo 60, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Per raggiungerlo, puoi utilizzare la Linea 1 della metropolitana e scendere alla stazione Toledo, considerata una delle più belle stazioni d’Europa.
Da qui, una breve passeggiata di circa 10 minuti ti condurrà nel cuore dei Quartieri Spagnoli, uno dei luoghi più autentici e caratteristici di Napoli. Basta seguire le indicazioni o chiedere ai passanti, che saranno sempre pronti a indicarti la strada verso questo simbolo di Napoli. Esiste un strada più semplice per andare al murale di Maradona?
La app murales per cercare tutti i murales di Napoli
Se vuoi raggiungere facilmente il murale di Maradona ai Quartieri ma anche per trovare rapidamente anche gli altri vicino a te come ad esempio quello di San Gennaro o quello di Pino Daniele, scarica la app mobile per cercare Murales che riporta su una cartina tutti i murales presenti in città rappresentati con un mattoncino blu.
Cliccando sul tasto info all’interno della nuvoletta che si apre ottengono tutte le informazioni per arrivare al murale molto facilmente.
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