Nel cuore di Napoli, tra le antiche vie che si intrecciano nel tessuto urbano vivace e carico di storia, Piazza Bovio nasconde racconti avvolti nel mistero. Tra questi, spicca la leggenda del fantasma della donna che, spinta dal terrore, percorre le strade adiacenti la piazza, il volto celato dai capelli, in una corsa disperata che sembra non avere fine.
Questa figura spettrale, secondo i racconti tramandati dai residenti del quartiere, sarebbe l’anima tormentata di una donna del Cinquecento, vittima di una brutale violenza da parte di mercenari saraceni durante uno dei tanti sanguinosi saccheggi che funestarono la regione.
Il trauma subìto è talmente profondo che, secoli dopo, il suo spirito non trova pace e continua a rivivere l’orrore di quella fuga disperata attraverso le strade che si dipanano in Piazza Bovio.
Piazza Bovio, o Piazza Borsa come la chiamano affettuosamente i napoletani, è un crocevia di storie e leggende. Posta al termine di Corso Umberto I, vicino al mare, questa piazza è dominata dall’imponente Palazzo della Borsa.
Qui, l’aria salmastra si mescola con il profumo del caffè che si diffonde dalle abitazioni circostanti, creando un’atmosfera unica che forse contribuisce a rendere più vividi i racconti del passato.
Ne avevamo già parlato raccontando delle pietre di inciampo degli ebrei deportati dai nazisti.
Alcuni affermano di aver visto, nelle sere più buie e silenziose, la figura di questa donna apparire improvvisamente, precipitandosi tra le ombre come spinta da un’invisibile forza minacciosa. Nonostante la sua presenza sia fugace, chi l’ha avvistata racconta di aver percepito un’intensa aura di terrore, come se la paura che questa donna provava secoli fa fosse ancora palpabile nell’aria.
Nessuno è mai riuscito ad avvicinarsi abbastanza da vedere il suo viso, o per comprendere appieno la natura del suo tormento, ma la leggenda continua a vivere nelle parole di coloro che abitano i vicoli storici di Napoli.