Quando parli di caffe napoletano nella nostra città diciamo che si fermano gli orologi. Nun se passa cchiù ‘nnanze (non si va oltre)
Guai a Napoli se dici che hai bevuto altrove un caffè migliore di quello che si beve a Napoli: è molto facile che il tuo interlocutore ti tolga per sempre il saluto.
Il caffè a Napoli non è una semplice bevanda, è una occasione per dire ti voglio bene: se incontriamo un amico per strada subito dopo il saluto viene la fatidica domanda “Ce ‘o pigliamm nu cafè?”
Addirittura quando si litiga per futili motivi noi diciamo “è fesseria ‘e cafè” un modo per dire che questo litigio può essere risolto semplicemente offrendomi un caffè.
Perché il caffè napoletano è il migliore al mondo?
Il caffè napoletano è considerato il migliore al mondo per una combinazione di fattori culturali, storici, tecnici e di gusto. Ecco perché:
1. Tradizione e Cultura
A Napoli, il caffè è più di una semplice bevanda: è un rito quotidiano. Prepararlo e berlo è un momento di convivialità e socialità, profondamente radicato nella cultura locale. Ogni caffè rappresenta un piccolo capolavoro, preparato con passione e dedizione.
2. La Miscela Perfetta
I napoletani utilizzano miscele di caffè altamente selezionate, con una predominanza di Arabica e una percentuale calibrata di Robusta. Questa combinazione dona al caffè il giusto equilibrio tra intensità, corposità e aroma, con una crema densa che ne amplifica il sapore.
3. La Macchinetta Napoletana
Prima della diffusione delle moderne macchine per espresso, Napoli ha perfezionato la “cuccumella”, la caffettiera napoletana. Questo metodo tradizionale, che utilizza il principio del filtraggio lento, consente di estrarre al massimo gli aromi senza bruciare il caffè, dando una tazza dal sapore rotondo e unico.
4. La Preparazione
I bar napoletani sono famosi per la loro maestria nella preparazione del caffè espresso. La pressione, la temperatura dell’acqua e il tempo di estrazione sono calibrati con precisione millimetrica per ottenere un espresso intenso e aromatico.
5. L’Acqua
L’acqua di Napoli è notoriamente ricca di minerali e contribuisce in modo significativo al sapore unico del caffè. Questo elemento, spesso trascurato altrove, è una parte fondamentale della qualità del caffè napoletano.
6. Il Culto della Crema
Un altro aspetto distintivo del caffè napoletano è la crema densa che si forma in superficie, considerata segno di una preparazione impeccabile. Questa crema non solo è esteticamente invitante, ma contribuisce a trattenere gli aromi e a offrire una consistenza vellutata.
7. La Filosofia del “Caffè Sospeso”
La pratica del caffè sospeso, nata a Napoli, incarna la generosità della città. Consiste nel pagare un caffè in anticipo per chi non può permetterselo, rendendo il caffè un simbolo di solidarietà oltre che di piacere.
8. La Competenza dei Torrefattori
Napoli vanta una lunga tradizione di torrefazioni artigianali, come Kimbo e Caffè Borbone, che perfezionano ogni fase del processo produttivo, dalla tostatura alla macinatura. Questo garantisce un prodotto di qualità superiore.
Na tazzulella ‘e cafè di Pino Daniele traduzione corretta in italiano
Il caffè è tanto importante nella tradizione napoletana che Pino Daniele ci ha scritto addirittura una canzone in cui spiega che per noi Napoletani è molto di più di un rito quotidiano ma che spesso ci danno del caffè togliendoci tante altre cose che ci spettano.
Ecco il testo della canzone con la traduzione:
‘Na tazzulella ‘e cafè e mai niente ce fanno sapè
Noi siamo poveri lo sanno tutti quanti
Nui ce puzzammo e famme, o sanno tutte quante
E invece di aiutarci di riempiono solo di caffè
E invece e c’aiutà c’abboffano ‘e cafè
Una tazzina di caffè con una sigaretta subito dopo per non vedere
‘Na tazzulella ‘e cafè, ca sigaretta acopp pe nun verè
Che ci sono errori e sbagli e che fanno solo imbrogli
Che stanno chine e sbaglie, fanno sulo mbruoglie
Si fanno complimenti e poi si insultano poi prendono il caffè
S’allisciano, se vattono, se pigliano o’ cafè
E nuie passammo e guaie, nuie nun putimmo suppurtà
questi (i politici) invece di darci una mano
E chiste invece e rà ‘na mano
Si fanno complimenti litigano e mangiano tutti i fondi della città
S’allisciano, se vattono, se magnano a città
E intanto noi passiamo solo guai e non possiamo sopportare che
E nuie passammo e guaie, nuie nun putimmo suppurtà
E questi (i politici) invece di darci una mano
E chiste invece e rà ‘na mano
Si fanno complimenti e poi si insultano poi prendono il caffè
S’allisciano, se vattono, se pigliano o’ cafè
‘Na tazzulella ‘e cafè, acconcia a vocca a chi nun po’ sapè
E noi tiriamo avanti con i mal di pancia
E nui tirammo annanz che rulore è panze
E invece di aiutarci di riempiono di caffè
E invece e c’aiutà c’abboffano ‘e cafè
Una tazzina di caffè con una sigaretta subito dopo per non vedere
‘Na tazzulella ‘e cafè, ca sigaretta acopp pe nun verè
Costruiscono palazzi fanno cose assurde
S’aizano ‘e palazze, fanno cose e pazze
Ci raggirano come vogliono loro e ci riempiono di tasse
Ci girano, c’avotano, ci regnono e tasse
E nuie passammo e guaie, nuie nun putimmo suppurtàn putimmo suppurtà
E chiste invece e rà ‘na mano
S’allisciano, se vattono, se magnano a città
Come fare un ottimo caffè napoletano con la moka
Per capire il segreto di un buon caffè napoletano mi sono rivolto al mio amico Mario Diana, che si vanta di fare uno dei migliori caffè di Napoli con la macchinetta.
Ecco tutti i segreti che mi ha spiegato Mario per fare il suo ottimo caffè.
Innanzitutto diciamo che il caffè è “na questione r’acqua”. Secondo noi napoletani poiché la nostra acqua di natura vulcanica ha un sapore diverso dalle altre e poiché l’acqua è elemento principale di una tazza di caffè non può mai venire bene altrove come viene a Napoli.
Altro elemento importante è il caffè: deve essere assolutamente della Kimbo o della Passalacqua, quello nella confezione gialla con l’indiano per intenderci.
Il primo punto importante secondo Mario è usare le quantità giuste: bisogna fare la classica montagnella e non schiacciare assolutamente col cucchiaino il caffè nella macchinetta comprimendolo.
Questa pratica che lascia dei vuoti d’aria nella macchinetta, favorisce anche la formazione della classica schiumetta, la cremina che vedete nel video del caffè di Mario.
Questa formazione della cremina dipende secondo lui anche dall’atmosfera e dall’umidità dell’aria.
L’acqua infine pure gioca un ruolo importante: deve essere a livello della valvola ne prima ne dopo.
In definitiva, il caffè napoletano è il risultato di un perfetto connubio tra tradizione, tecnica, qualità degli ingredienti e amore per il gusto.
Gustarlo non significa semplicemente bere un caffè, ma immergersi in un’esperienza sensoriale e culturale unica.