Le edicole sacre di Napoli sono tantissime e disseminate per tutta la città, molte di esse rappresentano delle pregevoli forme di architettura religiosa.
In realtà poco si sa delle loro origini visto che a Napoli c’è ne sono ancora di antichissime ,e molto venerate dalla tradizione popolare.
La maggior parte delle edicole votive si trovano nei quartieri popolari e del centro storico mentre in quelli di realizzazione più recente ce ne sono poche. In totale ne sono state censite circa un migliaio.
La loro realizzazione è un fenomeno che , quasi sicuramente trae origine in epoca Greca e poi Romana.
Infatti presso le antiche popolazioni Greche che abitavano questi luoghi ,era di abitudine realizzare altari ,che erano poi venerati dalla popolazione del luogo.
Molto probabilmente nell’antica Neapolis queste pratiche sacre, assieme ai costumi e alle tradizioni greche si siano largamente tramandate, prima in età romana , e poi in età Cristiana ,che con l’editto di Teodosio I nel 397 d.C. questa pratica fu maggiormente appoggiata , ma con la sostituzione degli antichi Dei pagani con i nuovi temi e figure Cristiane.
Dal punto di vista della loro architettura è possibile fare una differenziazione tenendo conto delle caratteristiche delle differenze sociali, economiche, ambientali ed artistiche , nonché del manifestarsi attorno ad alcune di esse di superstizioni e credenze popolari.
Le edicole votive napoletane sono per la maggior parte caratterizzate da immagini ,ad eccezione di poche, come quella dedicata a San Gennaro .
A Napoli chiunque poteva realizzare un edicola votiva sia esso un religioso o un cittadino e senza dare giustificazione a nessuno.
Al centro storico di Napoli , ma anche nella periferia i motivi che maggiormente accomunano molte edicole è senza dubbio ex voto per grazia ricevuta.
Altre edicole votive sono state edificate in alcuni quartieri per ricordare persone scomparse specialmente ragazzi a volte anche in maniera tragica nei luoghi in cui hanno perso la vita per serbarne il ricordo.
Un caso particolarissimo di edicola votiva è il museo a cielo aperto nato quasi spontaneamente nei quartieri spagnoli in ricordo di Diego Armando Maradona, che ricordiamo già da quando era in vita ha un edicola votiva a Piazzetta Nilo dove in una teca si conserva un suo capello.
Ecco un elenco tra le più pregevoli :
Crocifisso in via San Nicola da Tolentino del 1836
Madonna dell’Assunta alle Rampe Brancaccio 1850 circa.
Madonna co Bambino in Piazzetta Trinità degli Spagnoli ,fine 1700
Crocifisso elevato in occasione dell’epidemia di colera del 1836 in cima alle scale di vico Croce a Cariati. del 1836.
Madonna con Bambino in via Concordia inizio 1800
Madonna Assunta in Vico Caricatoio del 1836.
Sant’Anna in via Concezione a Montecalvario 1841.
San Gennaro in Vico II Portaccarrese a Montecalvario inizio 1900.
Madonna dell’Assunta in Vico Lungo Gelso 1836.
Ultimamente il fenomeno delle edicole votive sta sparendo a vantaggio dei murales, alcuni bellissimi che stanno decorando il centro storico e le periferie di Napoli.
Non ultimo quello realizzato per o’pa o’pa il mendicante più famoso di Napoli nei quartieri spagnoli.