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Un portale a cura di Marco Ilardi

Scampia il quartiere ed il complesso universitario

complesso universitario di scampia napoli
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Lunedì 17 ottobre alle ore 11 in Viale della Resistenza a Napoli è stato inaugurato il nuovo complesso universitario di Scampia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Al taglio del nastro inaugurale erano presenti il magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II Matteo Lorito, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il ministro dell’università e della ricerca Cristina Messa ed il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Ci furono gli interventi di Maria Triassi, presidente della scuola di Medicina e Chirurgia che illustrarono le attività formative del complesso universitario di Scampia e di Giuseppe Longo, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, che parlerà del contributo al progetto dell’azienda ospedaliera.

Madrina della manifestazione è stata  Zeudi di Palma, Miss Italia 2021 che appunto è di Scampia.

Il complesso ospita attualmente i corsi di laurea magistrale e triennale delle facoltà universitarie in ambito sanitario.

Un bellissimo progetto che dimostra con i fatti la volontà di riqualificazione di periferie ritenute difficili, una città che non vuole arrendersi agli stereotipi delle serie televisive come Gomorra.

 

 

 

Ma il quartiere Scampia non è solo questo, Andiamo alla scoperta di aspetti più profondi di questa periferia napoletana.

Il quartiere Scampia

Scampia è uno dei quartieri più conosciuti di Napoli, spesso associato a immagini di degrado e criminalità a causa della sua complessa storia e delle difficoltà sociali che lo hanno contraddistinto. Tuttavia, negli ultimi anni, Scampia è anche diventato il simbolo di una rinascita, grazie all’impegno della comunità locale, delle associazioni, e delle istituzioni che hanno lavorato per ridare vita a questo quartiere. In questo articolo, esploreremo la storia, le attrazioni e la realtà di Scampia, offrendo una visione più completa e sfaccettata di questo angolo di Napoli.

Storia di Scampia: Dal Sogno al Declino

Scampia nacque negli anni ’70 come parte di un vasto progetto di edilizia popolare per far fronte all’emergenza abitativa causata dal boom demografico e dal terremoto del 1980. Le Vele di Scampia, edifici imponenti dall’architettura visionaria, rappresentavano all’inizio la speranza di una nuova vita per molte famiglie. Tuttavia, nel giro di pochi anni, la mancanza di servizi adeguati, la disoccupazione e la povertà portarono il quartiere in una spirale di degrado.

Gli anni ’90 videro l’affermarsi del crimine organizzato, con il quartiere che divenne uno dei principali luoghi di spaccio di droga in Europa. Questa situazione rese Scampia tristemente famosa, rafforzando l’immagine negativa che spesso viene associata al quartiere. Tuttavia, è importante ricordare che in quegli stessi anni cominciò anche a formarsi una resistenza dal basso, con cittadini e associazioni che lavorarono incessantemente per cambiare la narrazione del quartiere.

Architettura e Trasformazione Urbana

Il paesaggio architettonico di Scampia è stato dominato dalle Vele, grandi edifici a forma di vela concepiti dall’architetto Franz Di Salvo, con l’idea di promuovere un senso di comunità. Tuttavia, la struttura degli edifici si rivelò inadatta alla vita urbana: spazi comuni poco sicuri e la mancanza di servizi essenziali portarono le Vele a diventare simbolo di degrado.

Nel corso degli ultimi anni, molte delle Vele sono state demolite come parte del progetto di riqualificazione “Restart Scampia”, promosso dal Comune di Napoli per migliorare la qualità della vita nel quartiere. Questo progetto ha portato alla costruzione di nuovi edifici residenziali e spazi pubblici, restituendo dignità e sicurezza agli abitanti. Oggi, l’abbattimento delle Vele rappresenta il desiderio di Scampia di lasciarsi alle spalle il passato difficile e di guardare al futuro con speranza.

Luoghi di Interesse a Scampia

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Scampia ha anche diversi luoghi di interesse che meritano una visita. Tra questi troviamo il Parco Ciro Esposito, un’area verde intitolata a un giovane vittima della violenza, oggi simbolo di rinascita e aggregazione. Il parco ospita eventi, attività sportive e è frequentato da famiglie e giovani, rappresentando un punto di ritrovo importante per la comunità.

Un altro luogo simbolico è il Centro Hurtado, gestito dai Padri Gesuiti, che si impegna quotidianamente per offrire supporto educativo e sociale ai ragazzi del quartiere. Attraverso attività culturali, doposcuola e laboratori, il Centro Hurtado è diventato un faro di speranza per molti giovani che cercano di costruire un futuro migliore.

Cultura e Attività Sociali

Negli ultimi anni, il quartiere di Scampia è diventato anche un centro di produzione culturale. Il Gridas (Gruppo Risveglio dal Sonno), un collettivo di artisti fondato negli anni ’80, è stato uno dei primi a promuovere l’arte come mezzo di riscatto e resistenza. I murales che adornano molti edifici del quartiere rappresentano storie di resistenza, speranza e cambiamento, e contribuiscono a rendere l’ambiente urbano più accogliente e colorato.

Inoltre, Scampia ospita ogni anno il Carnevale di Scampia, una manifestazione popolare che coinvolge tutta la comunità in un corteo di carri e maschere colorate, simbolo di gioia e rivendicazione. Questa celebrazione rappresenta un momento di unione per il quartiere e un’opportunità per mostrare un volto diverso di Scampia, lontano dagli stereotipi.

La Rinascita Economica e Sociale

Negli ultimi anni, grazie a numerosi progetti di riqualificazione e all’attivismo di tante associazioni, Scampia ha cominciato a cambiare volto. Iniziative come “Scampia Felice” e progetti di economia sociale hanno l’obiettivo di creare opportunità lavorative e migliorare la qualità della vita degli abitanti. Le attività artigianali e i laboratori di formazione professionale offrono ai giovani una valida alternativa alla criminalità, aprendo loro nuove prospettive.

Un esempio significativo è il Laboratorio di Sartoria Sociale, dove molte donne del quartiere hanno trovato un’opportunità per apprendere un mestiere e contribuire all’economia familiare. Questa iniziativa è diventata un simbolo della resilienza della comunità di Scampia e del desiderio di cambiamento.

 

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