Un Incontro con Jorit : Intervista Esclusiva a Casa dell’Artista
Oggi ho avuto il piacere di essere ospite a casa di Jorit Agogh, uno degli artisti più rappresentativi della street art contemporanea. Durante questa intervista esclusiva, Jorit ha condiviso la sua storia, le sue passioni e le opere che hanno segnato la sua carriera. Riporto di seguito l’intervista e un video che racchiude i momenti salienti della nostra conversazione.
Chi è Jorit ? Le Origini di un’Icona della Street Art
Jorit Agogh è un artista italiano di origine italo-olandese, specializzato in arte urbana. Ha iniziato la sua avventura artistica a soli 13 anni, affascinato dal mondo della street art e dall’adrenalina del graffitismo. Nato e cresciuto a Quarto, Jorit ha mosso i suoi primi passi artistici nelle officine della sua città, dove ha sviluppato uno stile unico che mescola realismo e simbolismo, ispirato da una passione totalizzante simile all’attrazione viscerale di chi frequenta lo stadio.
Il suo lavoro è stato riconosciuto da critici di fama internazionale come Achille Bonito Oliva, e alcune delle sue opere sono state persino materia di studi universitari.
Le Prime Esperienze: Dal Vandalismo all’Arte Urbana
Quarto Officina è stato per Jorit un laboratorio di sperimentazione e scoperta. Qui, circondato da altri artisti e murales, Jorit ha iniziato a dipingere su treni e muri illegali, una pratica tipica del graffitismo tradizionale che lo ha portato a frequentare diverse “yard” in Europa.
Le sue prime opere, pur esprimendo una chiara originalità, erano ancora molto legate alle dinamiche di ribellione e trasgressione proprie del graffitismo. Con il passare degli anni, questa passione giovanile si è evoluta in un percorso più profondo che ha portato Jorit a concentrarsi sempre più sulla raffigurazione realistica dei volti umani, soprattutto a partire dal 2013, quando ha introdotto le sue famose strisce rosse sulle guance, simbolo di appartenenza alla “Human Tribe“.
L’Iconografia di Jorit: Maradona e Che Guevara
Durante l’intervista, Jorit ha rivelato la sua predilezione per i murales che raffigurano Diego Armando Maradona e Che Guevara, due figure che incarnano i suoi ideali.
Il ritratto di Maradona, collocato a Napoli nel quartiere San Giovanni a Teduccio nel cosiddetto Bronx che sono andato a visitare, non solo è un omaggio all’idolo calcistico, ma ha ricevuto il plauso dello stesso Maradona, che ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per l’opera. Il murale di Che Guevara, invece, ha un significato speciale per l’artista, rappresentando una delle sue prime opere di grande dimensione su un palazzo di dieci piani. Questa è stata una vera e propria sfida tecnica e un simbolo della crescita artistica di Jorit [20].
L’Arte di Jorit nel Mondo: Opere e Significato
Jorit ha creato opere in tutto il mondo, raffigurando personaggi noti e persone comuni e rendendo ciascuno di loro parte della “Human Tribe“.
Questi murales portano con sé messaggi di lotta e resistenza. Ogni ritratto è caratterizzato da due segni rossi sulle guance, che richiamano i rituali africani della scarnificazione, simbolo di appartenenza e di passaggio dall’infanzia all’età adulta .
Le opere di Jorit spaziano tra molteplici paesi e contesti culturali. In Argentina, per esempio, ha ritratto Santiago Maldonado, attivista per i diritti del popolo Mapuche, a Buenos Aires, partecipando anche alle proteste antigovernative del periodo.
In Palestina, ha dipinto il volto di Ahed Tamimi sulla barriera di separazione israeliana, un’opera che gli è costata 24 ore di prigionia e un divieto decennale di ingresso nel territorio israeliano. Le sue opere, oltre a Napoli, si possono trovare in città come New York, San Francisco, e Shenzhen in Cina, e hanno tutte in comune una carica simbolica potente, che punta a sensibilizzare il pubblico su tematiche sociali e politiche.
L’Impatto di Jorit sulla Street Art e la Cultura Urbana
Oggi, Jorit è diventato una figura di riferimento nella street art internazionale, grazie alla sua capacità di combinare abilità tecnica e impegno sociale. Le sue opere non sono solo esteticamente potenti, ma rappresentano un commento incisivo sulle ingiustizie e sulle disuguaglianze del mondo.
La sua militanza sociale ha trovato spazio in ogni murale che ha creato: dalle lotte per i diritti umani ai temi della giustizia sociale, ogni dipinto è un manifesto visivo che cerca di scuotere le coscienze di chi lo osserva. Napoli, sua città adottiva, ha beneficiato profondamente del suo impegno, con numerosi murales che hanno trasformato facciate di edifici in veri e propri simboli di speranza e resistenza, come “San Gennaro”, situato nel centro storico e ispirato al volto di un operaio locale, incarnazione del santo patrono della città